PRIMI SCALATORI DELLE DOLOMITI DI BRENTA

L'alpinista Albrecht Wachtler portò a termine la prima ripetizione dopo 6 giorni il 28 luglio della prima attraversata della Bocca di Brenta con i fratelli cacciatori - guide Bonifacio Nicolussi e Matteo Nicolussi.

 

Le cime del Gruppo di Brenta si ergono, superbamente, tra i 2800 e i 3000 m, con le vette più alte di Cima Tosa 3173 m e la Cima di Brenta 3150 m. I due villaggi dai quali vi si accede sono da est Molveno e da ovest Madonna di Campiglio. Esse sono tra le cime più spettacolari dell’alpinismo dolomitico. Nel 1881 Molveno 864 m, uno dei luoghi di accesso alle sopraddette Dolomiti, era solo un piccolo borgo di circa 400 anime, posto sull’estremità settentrionale del lago omonimo, con i suoi casolari, quasi tutti anneriti dal fumo e dal tempo, a eccezione di alcuni, di più recente costruzione, dipinti di bianco con la calce, che stonavano nel contesto degli altri casolari. Il villaggio sembrava un dipinto ad acquarello con la bellezza del lago e le montagne d’attorno, la vicinanza dei boschi e la purezza dell’aria, che godeva la fama di luogo ameno. I primi turisti a giungere a Molveno, come riportato dalle cronache locali del 1855, furono: Anselm Feuerbach (1) e Joseph von Scheffel (2). A scoprire e a diffondere, tuttavia, le bellezze del luogo ci volle la curiosità profetica di un irlandese, John Ball: alpinista, naturalista e scrittore, che seppe narrare, al mondo degli appassionati della montagna, questi luoghi abitati da soli pastori e contadini. Fu da questa località sperduta, che l’irlandese, il 22 agosto 1864, accompagnato da una giovane guida locale, Matteo Nicolussi, intraprese la prima traversata della Bocca di Brenta: una piccola sella rocciosa che, in pochissimo tempo, divenne il valico più importante e più frequentato del Gruppo di Brenta. L’anno seguente la venuta di Ball, il 20 luglio 1865, il primierotto Bepi Loss di Caoria (3) violò con sei amici la più alta del gruppo, Cima Tosa 3136 m, precedendo di pochi giorni gli ignari John Ball con l’amico George Edward Forster. Era il 24 luglio. A seguire, giunsero a Molveno altri alpinisti inglesi come il giovanissimo Melwill Beachcroft e I. D. Walker che il 25 agosto del 1864, dopo aver scalinato il ghiaccio per 2 ore e mezza, riuscirono a toccare la vetta della Presanella 3558 m. A far loro da guide furono François Devouassoud di Chamonix e il portatore Bernardo 

Nel 1871 fu la volta di Douglas W. Freshfield e Charles C. Tucker, due celebri alpinisti inglesi che, giunti nella valle di Molveno accompagnati da François Devouassoud, realizzarono la prima ascensione della Cima Brenta 3150 m, salendo dal versante ovest-nord-ovest. Poi, il 22 giugno 1872, ancora un inglese, Francis F. Tuckett con le guide Christian Lauener e Santo Siorpaes, aprirono una via nuova per raggiungere la vetta della Cima Brenta salendo dalla Vedretta Nord. Nel 1877 venne conquistata la Cima di Vallon 2968 m da Roger Gaskell e Maurice Holzmann (4) col cortinese Alessandro Lacedelli, che l’anno successivo guadagnarono la Cima d’Ambiez 3102 m, salendo per la parete sud-ovest. Oramai il velo dell’oblio, che copriva il Gruppo di Brenta, era stato squarciato. L’avvento in valle, sempre più numeroso, di turisti e di alpinisti fu di grande stimolo per alcuni giovani cacciatori di camosci, che scelsero di diventare guide alpine che in breve tempo divennero famose.

 

 

 

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